Dal 7 al 12 giugno 2022, in occasione della Milano Design Week, ISIA Faenza presenta il progetto espositivo FABBRICA ISIA FAENZA, ospitato negli spazi della Cattedrale della Fabbrica del Vapore di Milano. La mostra pone al centro una serie di esperienze sviluppate da studentesse e studenti dei Bienni di Design del Prodotto e di Design della Comunicazione e del terzo anno del Triennio di Design di Prodotto: tra queste spicca un paesaggio di totem in ceramica realizzati durante un workshop con l’artista Diego Cibelli e dieci tra i più recenti e innovativi progetti concepiti nell’ambito dei numerosi laboratori di comunicazione e di modellistica dell’istituto faentino.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Milano e del Comune di Faenza.

I quattordici totem nascono dal workshop Materia Relazionale / Materia Laboratoriale condotto dall’artista Diego Cibelli tra gennaio e febbraio 2022 con studentesse e studenti del terzo anno del Triennio in Design di Prodotto e dei Bienni di Design del Prodotto e Design della Comunicazione (Andrea Bugallo, Federica Cinquepalmi, Mariachiara Gaspari, Laura Gaudenzi, Federico Giustozzi, Eugenio Lo Turco, Andrea Moretti, Luna Moriero, Marta Potenza, Giovanni Rafuzzi) e il coordinamento del docente Mirco Denicolò.
Nato nel 1980 da un progetto culturale di Bruno Munari e Giulio Carlo Argan, con una forte vocazione verso la ceramica, l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di Faenza ha improntato la didattica progettuale verso una sperimentazione tecnologica avanzata anche in questo settore, a supporto del comparto produttivo che caratterizza la città romagnola fin dal Rinascimento.
Ispirandosi a una sua produzione totemica precedente, Cibelli ha manipolato il materiale ceramico insieme agli studenti, sottolineandone la natura “connettiva”, sensibile al dialogo e alla condivisione, valori imprescindibili all’interno di un team di lavoro. Oggi più che mai, come sostiene l’artista, il design italiano può ripartire dalla dimensione laboratoriale, elaborando un modello di produzione basato sullo scambio ma allo stesso tempo capace di mantenere un forte legame con la sua storia. Nel corso del workshop, grazie a una ricerca d’archivio e al recupero di calchi e immagini provenienti dall’ISIA, dalla Real Fabbrica di Capodimonte e dal suo laboratorio, Cibelli ha guidato la realizzazione di una collezione di totem ceramici dove ogni elemento è frutto di un lavoro di coordinamento, all’insegna della condivisione e della sperimentazione.
Per ottenere i materiali adeguati alle necessità espressive del progetto, gli studenti dell’ISIA di Faenza sono stati impegnati in una ricerca tecnologica preventiva al workshop, durata diverse settimane. Sono stati sviluppati impasti da grès adatti a due tipi di foggiatura: a colaggio (impasto a sopensione acquosa) e allo stato plastico (per le integrazioni decorative). I materiali sono stati colorati in base al registro stilistico individuato, con l’obiettivo di ottenere tonalità polverose, utilizzando pigmenti ceramici industriali sapientemente dosati e miscelati.
In occasione della mostra sarà presentato il volume dedicato al progetto, a cura di Giovanna Cassese e Maria Concetta Cossa, con il progetto grafico degli studenti del biennio specialistico in Design della Comunicazione con il coordinamento di Matteo Pini (Gangemi editore, bilingue italiano/inglese).

 

La mostra FABBRICA ISIA FAENZA include, inoltre, i seguenti progetti:

 

CompostiAMO

Design del Prodotto, prof. Maurizio Fiori; Modellistica, prof. Bruno Testa; Grafica del prodotto, prof. Matteo Pini

3° anno del Triennio di Design del Prodotto

Federica Bendoni, Maya Casadei, Benedetta Collini, Valerio Cori Carlitto, Mattia Crociani, Giuditta Cucchi, Sofia Danieli, Jessica Fabbietti, Erica Farina, Benedetta Innocenti, Matia Kulundzic, Erica Loverre, Sara Marconi, Daniele Mirto, Elena Mura, Caterina Perrone, Marta Potenza, Giorgio Serafini, Dario Simonazzi, Pasquale Stanzione, Gioia Valbonetti, Volta Andrea, Matilde Gómez del Rio.

CompostiAMO è un progetto dedicato allo sviluppo di compostiere di comunità che ha coinvolto i cittadini e gli utenti del servizio di gestione dei rifiuti dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina, nell’ambito del PAESC – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima. Il compostaggio di comunità, o di prossimità, viene definito come una modalità di gestione dei rifiuti organici e verdi intermedia tra il compostaggio industriale (raccolto) e quello domestico (presso l’utenza), per il trattamento della frazione biodegradabile. Identificare percorsi innovativi perché la cittadinanza gestisca in loco una porzione di questi rifiuti, produce benefici in termini di economia circolare. Gli studenti hanno elaborato, con la consulenza di tecnici specializzati Hera, cinque concept per la produzione di compostiere e ne hanno sviluppato oltre che il modello in scala anche il sistema grafico per comunicare alla cittadinanza il percorso progettuale.

 

Faenza Mia / Cumulo

Design della Comunicazione II, prof. Alessandro Gori

2° anno del Biennio di Design della Comunicazione

Guillermo Avendaño García, Mattia Castelli, Fabbiana Cimini, Giovanna Colabelli Gisoldi, Silvia Fermanelli, Michele Gordini, Marco Melgazzi, Valerio Moretti, Daria Paladino, Daniele Patarino, Antonio Plasmati, Giovanni Rafuzzi.

Faenza Mia è un racconto su Faenza e la sua tradizione ceramica, declinato in un’esposizione dal titolo Pietre Miliari e un progetto di comunicazione realizzati in occasione di Buongiorno Ceramica 2022 in collaborazione con Ente Ceramica Faenza. Il concept trae ispirazione dall’immagine poetica di un cumulo di argilla, un profilo appenninico, una roccia con incastonate le sue cristalline gemme. Formalmente il progetto espositivo si presenta come una struttura stratificata, un plastico a curve di livello che accoglie sui suoi terrazzamenti le pietre miliari di Faenza Mia. Da un’altro punto di vista, la natura ossimorica di Pietre Miliari  – la fascinazione e la rappresentazione di una forma naturale riprodotta attraverso una forma e un materiale fortemente artificiale – riflette e si interroga su diverse dialettiche binarie: artificiale/naturale, macchinico/animico, perfetto/imperfetto, artigianale/industriale.

 

Fuori Porta/Porta fuori – FRM Sport Utility Bike

Design del prodotto, prof. Francesco Benedetti; Modellistica, prof. Mirco Denicolò

2° anno del Biennio del Prodotto

Gianluca Colella, Camilla Di Stefano, Riccardo Donati, Eleonora Ensini, Cristina Garbugli, Mariachiara Gaspari, Laura Gaudenzi, Federico Giustozzi, Eugenio Lo Turco, Giovanni Locatelli, Alessandro Montevecchi, Luna Moriero, Claudia Moroni.
Il corso di Design del prodotto del secondo anno del biennio ISIA insieme all’azienda FRM Bike Technology S.r.l. interpreta la mobilità urbana ed extraurbana con quattro diverse visioni aderenti ai codici identificativi del brand. Funzionalità, dinamismo e vocazione per l’ambiente sono le direttrici attraverso le quali sono stati elaborati i concept.

 

Discovery Weekly (premium selection)

Workshop di comunicazione tenuto da EEE Studio

1° e 2° anno del Biennio di Design della Comunicazione

Silvia Brizio, Veronica Bucci, Mattia Castelli, Arianna Ciuni, Alessandra Coppola, Chiara D’Orazio, Silvia Fermanelli, Elisa Iannicella, Valerio Moretti, Antonio Plasmati, Chiara Ricciardi, Clara Rizzolino, Roberto Serra, Valentina Vecchio, Lorenzo Volpe.
Il workshop ha incoraggiato le studentesse e gli studenti ad espandere le loro abilità concettuali e a sviluppare un pensiero critico al fine di esplorare i diversi linguaggi della comunicazione visiva.

In un luogo pieno di contenuti, di materiali, di spunti, di storie e di storia, quale è la sede dell’ISIA di Faenza, gli studenti sono stati invitati ad individuare “archivi” e a realizzare un artefatto visivo capace di raccontarli.

 

Domina Nostra

Tecniche di scrittura per i media, prof. Matteo Pini

1° anno del Biennio di Comunicazione

Arianna Ciuni, Chiara D’Orazio, Euroa Casadei, Valentina Golfari, Clara Rizzolino, Nicole Tedeschi, Valentina Vecchio, Benedetta Zannarini.
Un libro d’artista materico ed emozionale per celebrare un materiale primordiale ma contemporaneo, a cui il territorio faentino deve molto. Sperimentando con la grafica attorno alla ricerca progettuale del corso Design dei prodotti ceramici, Sedimenti, si rende coinvolgente una tematica tecnologico-scientifica.

 

Gioielli. Ornamenti per il corpo

Creazione prototipi sperimentali, prof.ssa Stefania Bertoni; Modellistica, prof. Mirco Denicolò e prof.ssa Gianna Fabbri.

2° anno del Biennio di Design del Prodotto.

Gianluca Colella, Camilla Di Stefano, Riccardo Donati, Eleonora Ensini, Cristina Garbugli, Mariachiara Gaspari, Laura Gaudenzi, Federico Giustozzi, Eugenio Lo Turco, Giovanni Locatelli, Alessandro Montevecchi, Luna Moriero, Claudia Moroni.
Tecniche di scrittura per i media, prof. Matteo Pini
2° anno del Biennio di Design della Comunicazione
Guillermo Avendaño García, Michele Gordini, Chiara Iezzoni, Valerio Moretti, Daria Paladino, Daniele Patarino.

Intendendo il gioiello come un accessorio per il corpo e dovendo progettare oggetti da indossare, ogni studente ha scelto idealmente come riferimento un brand di abbigliamento al quale ispirarsi e per il quale realizzare il prototipo in resina, ceramica, porcellana, tessuto, metallo. In alcuni casi il riferimento al brand è dichiarato e quindi visibile sul gioiello, in altri casi è stato solo fonte di ispirazione per la creazione del modello. Esposizione, shooting e visual sono stati curati insieme al corso di comunicazione.

 

Sedimenti. Identità dei luoghi 

Design dei prodotti ceramici, prof.ssa Sabrina Sguanci; Modellistica, prof. Mirco Denicolò

2° anno del Biennio di Design del Prodotto

Gianluca Colella, Camilla Di Stefano, Riccardo Donati, Eleonora Ensini, Cristina Garbugli, Mariachiara Gaspari, Laura Gaudenzi, Federico Giustozzi, Eugenio Lo Turco, Giovanni Locatelli, Alessandro Montevecchi, Luna Moriero, Claudia Moroni.
Ricercare l’espressività di luoghi universali, fisici e astratti, rintracciabili nei vissuti di generazioni. Scogliera, Grotta, Falò, Metamorfosi, sono le aree simboliche e narrative che gli studenti hanno esplorato ed esteso in palestre di riflessione progettuale per nuovi e ritrovati equilibri. Studi e linguaggi materico-cromatici, colaggi sperimentali in vecchi stampi in gesso dall’archivio ISIA sono stati reinterpretati in processi creativi ceramici che insieme all’applicazione di nanomateriali antibatterici hanno spinto gli studenti a intercettare luoghi collettivi, conviviali e domestici come spazi di creazione. In questa dimensione materiali e colori ceramici, oggetti d’uso si sono naturalmente fusi e definiti a protezione dei diversi benesseri psicofisici.

 

Type Design

Progettazione dei Caratteri, Prof. Antonio D’Elisiis

1° anno del Biennio di Design della Comunicazione

Silvia Brizio, Veronica Bucci, Euroa Casadei, Chiara D’Orazio, Riccardo Giannella, Costanza Giorgetti, Valentina Golfari, Elisa Iannicella, Elisa Pagliara, Chiara Ricciardi, Clara Rizzolino, Nicole Tedeschi, Valentina Vecchio, Lorenzo Volpe, Benedetta Zannarini.
Il corso si è posto come obiettivo quello di costruire delle solide basi per l’approccio consapevole al type design, dando agli studenti gli strumenti tecnici e progettuali per approcciare in maniera consapevole il disegno di una font o famiglia tipografica. Il percorso ha dato la possibilità di sperimentare diversi modi e approcci progettuali, passando dallo sketch a mano libera, alla calligrafia realizzata con diversi tools costruiti ad-hoc, così come molti sono stati gli approcci alla pratica del “revival” o alla reinterpretazione in chiave contemporanea di modelli storici che hanno segnato le epoche della tipografia.


Ucronia

Progettazione, prof. Giorgio Gurioli; Tecniche di scrittura per i media, prof. Matteo Pini

1° anno del Biennio di Design del Prodotto e del 1° anno del Biennio di Design della Comunicazione.

Silvia Brizio, Giorgio Calvi, Federica Cinquepalmi, Riccardo Giannella, Costanza Giorgetti, Elisa Iannicella, Elisa Pagliara, Andrea Moretti, Chiara Ricciardi, Roberto Serra, Teodor Simonov, Gabriele Antonino Soresi, Elena Valbonesi, Lorenzo Volpe.

Ucronia: luogo mentale sede della percezione randomica e dell’empatia visiva..

Funzionoide: generatore analogico di visual randomici indotti.

Questi strumenti, progettati e realizzati nei laboratori ucronici, consentono all’uomo di aggiungere alle composizioni grafiche il valore casuale che tipicamente si riscontra in natura.

We Disappear. Dal contesto al contenuto (e viceversa) attraverso la pratica tipografica

Workshop di comunicazione tenuto da Francesco Delrosso

1° e 2° anno del Biennio di Design della Comunicazione

Guillermo Avendaño García, Veronica Bucci, Arianna Ciuni, Riccardo Giannella, Costanza Giorgetti, Marco Melgazzi, Elisa Pagliara, Daria Paladino, Clara Rizzolino, Nicole Tedeschi, Valentina Vecchio, Lorenzo Volpe, Benedetta Zannarini.

Molte cose stanno pian piano scomparendo. Oggetti fisici, ma non solo: minoranze culturali, lingue minori, artigianato, concetti intangibili come privacy e anonimato a breve saranno solo voci all’interno dell’enciclopedia virtuale Wikipedia. Questo passaggio dal mondo reale a quello intangibile della memoria è uno dei momenti più interessanti, in quanto restituisce l’ultimo sprazzo di linfa vitale all’oggetto prima della sua effettiva dipartita. Partendo da questo macrotema, le studentesse e gli studenti sono stati chiamati ad interrogarsi e a raccontare la storia di cose sull’orlo della scomparsa, prima che vengano dimenticate e perse per sempre, in modo da documentarle e preservarne il ricordo per le generazioni future.

 

Il display espositivo di FABBRICA ISIA FAENZA è stato concepito e curato dall’Arch Maria Concetta Cossa, direttore di ISIA FAENZA.

 

Inaugurazione:

7 giugno, ore 12

 

Orari:

7-11 giugno, ore 10-19.00

12 giugno, ore 10-14

 

Con il patrocinio di

 

 

 

 

Ufficio stampa ISIA Faenza

Irene Guzman | ufficio.stampa@isiafaenza.it | Tel. +39 349 1250956 | www.isiafaenza.it